PARAPUGLIA, IL PRIMO CENSIMENTO DEGLI IMMIGRATI PUGLIESI DEL III MILLENNIO.

Se l’emigrazione è uguale alla dispersione del seme, allora la Puglia è un preservativo rotto.
Altro che fuga dei cervelli. Qui è in ballo qualcosa di più denso e vitale.
Il residuo bio(socio)logico nato dalla nuova ondata migratoria pugliese costituisce una regione senza identità e confini precisi, frutto di una disseminazione che si chiama - per l’appunto - Parapuglia.

E noi parapugliesi?
Siamo Appulozoi di nuova generazione, vaghiamo per il mondo e non sappiamo d’esistere.
Anche perché nessuno - i media, le istituzioni - sembra accorgersi di questa diaspora di dimensioni epocali.

Parapuglia non risponde a una campanilistica richiesta di identità Taccocentrica. Nessuna nostalgia, nessuna strumentalizzazione. Questo blog vuole solo abbozzare un censimento degli immigrati pugliesi e creare le premesse per una rudimentale analisi sociologica del nuovo esodo pugliese.
Se mai riusciremo a ottenere un risultato significativo, saranno poi altri - persone fisiche e giuridiche - a fare interpretazioni e a trarre conclusioni.

Noi, per adesso, iniziamo a contarci.
Anche perché, finché non ci contiamo, continueremo a non contare nulla.


SPOSTATA NO.4

NOME E COGNOME: Simona Incerto DATA DI NASCITA: 09/01/1978 PAESE/CITTÀ PUGLIESE DI PROVENIENZA: Bitonto (Ba) ATTUALE DOMICILIO: Milano DA QUANTI ANNI TI SEI SPOSTATO: 3 anni circa PROFESSIONE: al momento assistente editor COMMENTI: sono andata via da Bari perchè avevo voglia di fare altre esperienze, avevo voglia di provare altre dimensioni... alla ricerca di una migliore qualità della vita. A Milano, la qualità della vita è per me decisamente più bassa che in Puglia, però sono qui perchè posso lavorare, essere indipendente e crearmi il mio progetto di vita. Nel frattempo ho acquisito competenze che metterei volentieri a disposizione di case editrici pugliesi...ma sembra che ciò non interessi a nessuno. Tranne Laterza, a cui ho smesso di inviare curricula per non vivere più l'ansia da vana attesa, le altre case editrici sono così piccole che a malapena riescono a rientrare nelle spese. Quindi, trottolo ancora... e sempre più lontano dal mare!