PARAPUGLIA, IL PRIMO CENSIMENTO DEGLI IMMIGRATI PUGLIESI DEL III MILLENNIO.

Se l’emigrazione è uguale alla dispersione del seme, allora la Puglia è un preservativo rotto.
Altro che fuga dei cervelli. Qui è in ballo qualcosa di più denso e vitale.
Il residuo bio(socio)logico nato dalla nuova ondata migratoria pugliese costituisce una regione senza identità e confini precisi, frutto di una disseminazione che si chiama - per l’appunto - Parapuglia.

E noi parapugliesi?
Siamo Appulozoi di nuova generazione, vaghiamo per il mondo e non sappiamo d’esistere.
Anche perché nessuno - i media, le istituzioni - sembra accorgersi di questa diaspora di dimensioni epocali.

Parapuglia non risponde a una campanilistica richiesta di identità Taccocentrica. Nessuna nostalgia, nessuna strumentalizzazione. Questo blog vuole solo abbozzare un censimento degli immigrati pugliesi e creare le premesse per una rudimentale analisi sociologica del nuovo esodo pugliese.
Se mai riusciremo a ottenere un risultato significativo, saranno poi altri - persone fisiche e giuridiche - a fare interpretazioni e a trarre conclusioni.

Noi, per adesso, iniziamo a contarci.
Anche perché, finché non ci contiamo, continueremo a non contare nulla.


SPOSTATA NO.99

NOME E COGNOME: Serena Ilgrande DATA DI NASCITA: 18/11/1981 PAESE/CITTÀ PUGLIESE DI PROVENIENZA: Barletta ATTUALE DOMICILIO: Roma DA QUANTI ANNI TI SEI SPOSTATO: 7 PROFESSIONE: Studentessa (ancora per poco) COMMENTI: I primi 4 anni a Roma li ho passati desiderando tornare a Barletta, poi l’amore mi ha fatto cambiare idea. Adesso che sono al giro di boa della laurea non so dove sarà il mio futuro, Barletta non significa più tutto per me, quelle che prima consideravo simpatiche caratteristiche folkloristiche (vedi tipiche espressioni da mercato: “Giovaneeee, a quanto le dai le lumingianeeee????”) adesso mi sembrano cafonate. Ho visto da lontano i difetti che non riuscivo a vedere da vicino, mi sembra di non conoscere più nessuno, di non sapere più niente di nessuno, c’è solo un piccolissimo particolare che rende ancora Barletta per me qualcosa di speciale e questa cosa non cambierà mai…la mia grande famiglia. Cosa vorrei nella vita? Avere amore, amici, famiglia e lavoro nella stessa città…un utopia ai giorni nostri? Forse, almeno per ora! Mi accontento di avere amore, amici, famiglia, (il lavoro ancora non ce l’ho) nello stesso posto…il mio cuore! Cmq alla fine diciamo che un mezzo equilibrio l’ho trovato, per cui tutto sommato non me la passo male!