PARAPUGLIA, IL PRIMO CENSIMENTO DEGLI IMMIGRATI PUGLIESI DEL III MILLENNIO.

Se l’emigrazione è uguale alla dispersione del seme, allora la Puglia è un preservativo rotto.
Altro che fuga dei cervelli. Qui è in ballo qualcosa di più denso e vitale.
Il residuo bio(socio)logico nato dalla nuova ondata migratoria pugliese costituisce una regione senza identità e confini precisi, frutto di una disseminazione che si chiama - per l’appunto - Parapuglia.

E noi parapugliesi?
Siamo Appulozoi di nuova generazione, vaghiamo per il mondo e non sappiamo d’esistere.
Anche perché nessuno - i media, le istituzioni - sembra accorgersi di questa diaspora di dimensioni epocali.

Parapuglia non risponde a una campanilistica richiesta di identità Taccocentrica. Nessuna nostalgia, nessuna strumentalizzazione. Questo blog vuole solo abbozzare un censimento degli immigrati pugliesi e creare le premesse per una rudimentale analisi sociologica del nuovo esodo pugliese.
Se mai riusciremo a ottenere un risultato significativo, saranno poi altri - persone fisiche e giuridiche - a fare interpretazioni e a trarre conclusioni.

Noi, per adesso, iniziamo a contarci.
Anche perché, finché non ci contiamo, continueremo a non contare nulla.


SPOSTATA NO.52

NOME E COGNOME: Romina Lacapra DATA DI NASCITA: 28/04/1975 PAESE/CITTÀ PUGLIESE DI PROVENIENZA: Gravina in Puglia (BA) ATTUALE DOMICILIO: Roma DA QUANTI ANNI TI SEI SPOSTATO: 6 anni PROFESSIONE: segretaria COMMENTI:Beh vivere in una città come Roma, se per certi aspetti è piacevole per l'atmosfera che si respira (la sera) e per le tante opportunità che ti può dare, dall'altro diventa difficile viverci, le spese sono davvero tante, cento come il ogni città del resto. Costruirsi un futuro in una città grande non è semplice, ma anche vivere giù in maniera precaria è altrettanto difficile. Dopo sei anni, posso dire che vivere qui tutto sommato mi piace e ora come ora non tornerei giù. Uno: non c'è lavoro. Che potrei fare? Finire nei vari salottifici sparsi per la provincia? No grazie, tanto vale restarsene qui. Due: ho perso gran parte dei miei amici, mi sento come dire, un pesce fuor d'acqua, credo di non riuscire ad avere più nulla da condividere ed anche confrontarmi con la realtà di Gravina, nel mio caso. Unico rammarico, la mia famiglia, che amo, ma che sono costretta a vedere rarissime volte. Se solo ........Ciao!!!