PARAPUGLIA, IL PRIMO CENSIMENTO DEGLI IMMIGRATI PUGLIESI DEL III MILLENNIO.

Se l’emigrazione è uguale alla dispersione del seme, allora la Puglia è un preservativo rotto.
Altro che fuga dei cervelli. Qui è in ballo qualcosa di più denso e vitale.
Il residuo bio(socio)logico nato dalla nuova ondata migratoria pugliese costituisce una regione senza identità e confini precisi, frutto di una disseminazione che si chiama - per l’appunto - Parapuglia.

E noi parapugliesi?
Siamo Appulozoi di nuova generazione, vaghiamo per il mondo e non sappiamo d’esistere.
Anche perché nessuno - i media, le istituzioni - sembra accorgersi di questa diaspora di dimensioni epocali.

Parapuglia non risponde a una campanilistica richiesta di identità Taccocentrica. Nessuna nostalgia, nessuna strumentalizzazione. Questo blog vuole solo abbozzare un censimento degli immigrati pugliesi e creare le premesse per una rudimentale analisi sociologica del nuovo esodo pugliese.
Se mai riusciremo a ottenere un risultato significativo, saranno poi altri - persone fisiche e giuridiche - a fare interpretazioni e a trarre conclusioni.

Noi, per adesso, iniziamo a contarci.
Anche perché, finché non ci contiamo, continueremo a non contare nulla.


SPOSTATO NO.93

NOME E COGNOME: Antonello Padolecchia DATA DI NASCITA: 11/04/1983 PAESE/CITTÀ PUGLIESE DI PROVENIENZA: Bari ATTUALE DOMICILIO: Milano DA QUANTI ANNI TI SEI SPOSTATO: 9 mesi PROFESSIONE: account junior COMMENTI: Questa riflessione mi piace un casino !!! Cavolo quanto è vero tutto quello che è stato detto! Io sono lontano dalla mia amata Puglia da poco, ho frequentato un master e ora sto facendo uno stage, ma ho potuto già notare che i pugliesi emigrati a Milano sono davero tanti !!! E intanto la nostra terra perde risorse intellettuali di grande valore, persone che potrebbero dare sicuramente molto allo sviluppo della nostra regione. Questo mi fa una rabbia incredibile se penso che nelle nostre città spesso ci sono degli incompetenti che amministrano aziende e istituzioni rendendo impossibile meritocrazia e professionalità. Io spero di poter tornare, ma non so. Certo è che dobbiamo fare qualcosa per la nostra Puglia, non possiamo solo abbandonarla al suo destino.